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Visualizzazione dei post da aprile, 2017
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Insieme Raccontiamo 20: Occhi gialli

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E sono venti! Venti mesi in compagnia di Insieme raccontiamo , appuntamento che ho visto nascere e crescere sul blog Mirtylla's House . Ormai lo sapete: da inizio anno, Patricia Moll usa  accompagnare il suo incipit con un'immagine, che stavolta ho trovato anche adatta da utilizzare come immagine di apertura del mio post. Per il resto, in attesa del riepilogo del primo maggio, vi rimando al consueto  post di lancio  dell'iniziativa, dove troverete anche le prove di tutti gli altri partecipanti. * * * L'incipit di Patricia Porca miseria! Era in ritardo e si era pure persa. Non essere capace a leggere le cartine era grave e non avere il gps era pure peggio. Da quello che ricordava non doveva attraversare un bosco ma una città. Menomale che ne stava uscendo e forse così avrebbe incontrato qualcuno a cui chiedere informazioni. E magari far benzina… accidenti! Il serbatoio era quasi vuoto. Ma non aveva fatto il pieno prima di partire? Forse l’auto av

Solve et Coagula - Pagina 165

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Capitolo 3 /8 Arrivati a Beauvoir, nel tardo pomeriggio, prenotarono prima una stanza per la notte in un hotel di rue Tiphaine Raguenel, poi si misero in cerca di un posto dove cenare. Paula, che era stata assorta nei suoi pensieri per gran parte della giornata, si decise finalmente a pronunciare una frase più lunga di tre parole. «Ho fatto mente locale» spiegò. «Le cose sono un po’ cambiate dall’ultima volta che sono stata da queste parti, ma credo di aver capito come dobbiamo muoverci domani». Ma stavolta Massimo non seppe trattenersi dal sospirare. «Siamo a meno di dieci minuti di strada dal Monte. Non capisco cosa ci sia da preoccuparsi ancora per il tragitto. Domani mattina ci alziamo, chiamiamo un taxi e ci facciamo portare ai piedi dell’isola». «E dopo?» domandò Paula. Massimo si ricordò allora delle parole di Paula di poche ore prima, riguardo la sua intenzione di non accedere al Monte. «E dopo potresti fare un’eccezione, per una volta. D’accordo che non ami star

Viaggio multimediale nelle emozioni /1: Rabbia

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Marco Lazzara , l'ottimo curatore del blog Arcani , sta portando avanti da alcune settimane un interessantissimo viaggio multimediale nelle emozioni, previsto in sei post nel seguente ordine: rabbia, tristezza, gioia, disgusto, ***, ***. Dopo una breve introduzione di carattere generale, Marco offre per ogni singola emozione un esempio di come è stata interpretata in quattro diversi ambiti della creatività umana, secondo un principio che la blogger Cristina de Il Manoscritto del Cavaliere ha definito "dei vasi comunicanti". Gli ambiti scelti da Marco sono quattro: pittura, letteratura, cinema e musica. Il blogger Miki Moz , nei suoi commenti, ha proposto di aggiungere una quinta voce: il fumetto. Io seguirò una via di mezzo: ossia manterrò le tre voci pittura, letteratura e musica, mentre alternerò, secondo convenienza, il cinema e il fumetto. In questo mio primo post (che si basa in parte sui commenti che ho a mia volta lasciato ai post di Marco) ha vinto il fumet

Trilogia delle Madri /13: Verso il Mar Nero

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Si riunirono gli Asi in Idavall e vi innalzarono templi e altari, costruirono fornaci, fabbricarono gioielli, si fecero pinze e forgiarono utensili. Felici nel loro giardino, giocavano a scacchi e non vi era penuria d’oro in alcun luogo, finché da Jotunheimr non giunsero in tre, madri oltremisura possenti. (Voluspá 7-8) * * * Il film La terza madre , ultimo della trilogia argentiana, si apre su degli scavi in corso nei pressi del cimitero di Viterbo, che causano, di lì a poco, il disseppellimento accidentale di una bara. A questa bara, che porta incisi sul coperchio il nome Oscar De La Vallée e l'anno 1815, è legata un’urna sigillata con una serie di crocifissi. E' il prete della parrocchia locale, Monsignor Brusca , a prenderla per primo in custodia ed esaminarne il contenuto. Profondamente turbato da quel che vi rinviene all'interno, il religioso richiude l'urna, ne sigilla il coperchio con della cera e la invia al Museo d'arte antica di Roma, i

Solve et Coagula - Pagina 164

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Capitolo 3 /7 Era l’antivigilia dell’equinozio ma era come esser tornati di colpo in piena estate. Massimo, impreparato all’evento, lo accolse tuttavia con gioia e si sentì bene per tutto il mattino di inizio di quella che sarebbe stata ricordata come una delle maggiori ondate di caldo anomalo che abbiano colpito la Francia a memoria d’uomo. Paula sembrava invece più irrequieta del solito. In fin dei conti è pur sempre di origini finlandesi , la giustificò lui tra sé e sé, mentre sedevano insieme nel primo pomeriggio, di fronte alla chiesa di Notre-Dame de la Paix, a Pontorson. «Che significa quello strano disegno?» le chiese a un tratto, dopo un silenzio tra loro più lungo del solito. «Significa che tutti noi abbiamo una doppia natura, una visibile e una nascosta» gli rispose Paula, senza neanche guardare nella direzione indicata. Sapeva perfettamente che si era appena riferito alla coppia uomo e uccello scolpita sul timpano dell’ingresso meridionale. Massimo non trovò

The Studio Section Four - Jeffrey Catherine Jones /8

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Accanto ad alcune, poche, illustrazioni per le riviste e i paperback di fantasy e fantascienza, il 1976 vede l'apparizione di un'unica storia a fumetti firmata Jeff Jones : The final Star of Morning , da lui disegnata su testi di Bill DuBay.  Pubblicata sul numero 50 di Vampirella, la storia mostra  la sexy vampira e il suo compagno Adam Van Helsing intenti nella  ricerca, in Egitto, dell'amica scomparsa Pantha . I due portano con sé un amuleto, in grado anche di restituire la memoria alla donna-pantera, che apprende così di discendere dal faraone extraterrestre Khafra (Chefren), il cui pianeta di origine orbita intorno a una stella lontana. L'ombra della piramide di Khafra e la Sfinge indicano, al sorgere del sole, esattamente quella particolare stella, l'ultima a sparire nella luce del mattino... Era dai tempi dei disegni per le storie di Flash Gordon che Jeff Jones non metteva le sue matite e le sue chine nuovamente al servizio di un serial avventuro