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Solve et Coagula - Pagina 77



Capitolo 6 - parte 13

Al loro arrivo all’appartamento, entrarono insieme nella stanza ancora immersa nell'oscurità. Lui la condusse al centro dello spazio e le disse di attendere che le luci si accendessero. Lei ubbidì e rimase immobile, con i piedi poggiati su una superficie morbida.
Meno di dieci secondi dopo, quando si accesero, Luisa capì subito che le luci stesse erano parte della sorpresa. La colpirono prima e più di ogni altra cosa: grandi pannelli orizzontali che ospitavano una per ciascuno, dietro una superficie di vetro, foto di scene del film 2001: Odissea nello spazio. I pannelli luminosi erano incassati in spazi ricavati nelle strutture lignee, composte in gran parte di scaffali, che tappezzavano la stanza da ogni lato, e l'impressione che ne risultava era quella di essere circondati da tanti schermi cinematografici in miniatura.
Poi, quando si fu abituata all'insolita scenografia, furono le lunghe file di vecchi numeri di Topolino ad attrarre l'attenzione di Luisa. Erano sicuramente più di mille, calcolò, se si contavano anche gli Almanacchi e i Classici. A cui andavano aggiunti alcune centinaia di libri di fantascienza e una sterminata collezione di dischi.
Ma di contro all’affollamento delle pareti, lo spazio rimanente della stanza era occupato solo nella sua parte centrale. Vi si trovavano un divano senza pretese a tre posti, un mobile con un impianto stereofonico, e un tappeto orientale lungo all'incirca due metri e mezzo e largo forse la metà.
Luisa non riuscì subito a farsi un’idea di dove suo padre avesse trovato i soldi per acquistare tutte quella roba. Solo con il tempo, da indizi raccolti durante le loro conversazioni, si rese conto che quello che lei aveva avuto sotto gli occhi quel pomeriggio era il risultato di un processo di accumulo diluito nell’arco di quasi trent’anni. Ma doveva aver speso comunque un patrimonio. O forse no. Ma comunque stessero le cose non avrebbe mai potuto fargliene una colpa, dal momento che non era mai successo che lui le avesse fatto mancare qualcosa, in un momento o l'altro della sua vita.
E con quale espressione beata si guardava intorno, notò, mentre le sedeva accanto sul divano! Quasi considerasse quella stanza l'anticamera del paradiso, se non il paradiso stesso. Sarebbe bastato fotografarlo un’unica volta in quell'occasione, per avere la prova documentaria di ciò di cui Luisa aveva sempre sentito lamentarsi sua madre: l’uomo che aveva sposato e che era il padre dei suoi due figli era cresciuto solo esteriormente. Dentro di sé era rimasto un adolescente: tutto fumetti, fantascienza e rock’n’roll. Luisa ricordava di aver sentito da lei, almeno una volta, esattamente quella formula. Mentre da anni aveva cessato di ammettere (arrivando anche a smentire di averlo mai ammesso), che ad attrarla di lui era stato all’inizio proprio quel suo lato adolescenziale, illudendosi a proposito di un futuro fatto di fuochi di artificio e di azzardi esperienziali – premessa necessaria e sufficiente a che tutto si risolvesse, ai suoi occhi, in un'altra formula ancora, più elementare della precedente: Tanto fumo e niente arrosto.


Commenti

  1. Eh, ma qual è l'immagine di 2001 - Odissea nello spazio? :)
    "Dentro di sé era rimasto un adolescente: tutto fumetti, fantascienza e rock’n’roll." Sempre meglio dell'eterno adolescente alla Max Pezzali? ;)

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    1. Sono più immagini, Marco, una per pannello. Pensavo si capisse dal testo:
      "grandi pannelli orizzontali che ospitavano ciascuno, dietro una superficie di vetro, la foto di una scena del film 2001: Odissea nello spazio".
      Ma sembra di no, quindi farò una modifica per renderlo più chiaro.

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    2. No, avevo capito. Ma quali immagini sono? Dubito che si veda l'intero film no? Magari sono immagini da diverse scene o più immagini da un'unica scena. Ma volevo sapere che parte del film.

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    3. Erano le immagini usate per le locandine che venivano appese agli ingressi dei cinema.

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  2. Ora riesco a commentare anche questa puntata, che avevo già letto. Molto suggestiva la stanza, io naturalmente ci metterei delle immagini di foreste con cavalieri medievali. ;-)

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    1. Io probabilmente la tappezzerei con i poster disneyani di Thomas Kinkade :-)

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